KISS SYNDROME E PATTERN RESPIRATORIO
Il mio professore,il Dr, K Lewitt, diceva sempre una frase:
“Se lo SCHEMA RESPIRATORIO non è normalizzato nessun altro schema motorio nel nostro corpo potrà esserlo..”
Questo perché la DINAMICA RESPIRATORIA richiede molti meccanismi che coinvolgono diversi segmenti del nostro corpo…
La RESPIRAZIONE richiede fondamentalmente una dinamica toracica priva di inibizioni di sorta, che dipende e si basa su un funzionamento ottimale delle ARTICOLAZIONI VERTEBRALI E COSTALI….
Un RESPIRO LIBERO E SINCRONIZZATO in entrambe le parti del torace e’ alla base di una RESPIRAZIONE FUNZIONALE…
Una DISFUNZIONE che coinvolge una REAZIONE A CATENA NEUROFISIOLOGICA può andare ad alterare l’intero schema e, vista e considerata la vulnerabilità delle articolazioni del torace lo schema della respirazione può rapidamente alterarsi..
I problemi CRANIO – CERVICALI della KISS SYNDROME provocano frequentemente reazioni muscolari nelle strutture della parte alta del torace e questo, anche in giovane età, può portare a una asimmetria delle COSTOLE insieme ad alcuni blocchi articolari, specialmente tra la PRIMA e la QUARTA COSTA…
Di conseguenza tutto l’ EQUILIBRIO FUNZIONALE TORACICO può perdere la sua organizzazione…
Il movimento respiratorio toracico è un evento che coinvolge nervi, muscoli e articolazioni all’interno del quale il tono muscolare di base del MUSCOLO SCALENO ( che aiuta il processo di movimento nella prima e per un pochino anche della seconda costa) e della MUSCOLATURA INTERCOSTALE gioca una parte importantissima…
La funzione del muscolo SCALENO richiede una buona mobilità della PRIMA COSTA e delle VERTEBRE TORACICHE, ma dipende anche, per la sua qualità funzionale, dall’ OCCIPITE e dal complesso della CERVICALE ALTA, che come sappiamo nella KISS SYNDROME e’ alterato…
Restrizioni funzionali oppure posture fissate delle prime quattro articolazioni costali durante la fase respiratoria possono facilmente portare ad uno schema respiratorio insufficiente…
Questo perché le restrizioni nella cervicale alta interferiscono con la propriocezione e con le funzioni di base della muscolatura respiratoria che ovviamente va alterare l’intera meccanica…
Quanto descritto sta alla base delle CONNESSIONI FUNZIONALI tra la regione CRANIO – CERVICALE e la regione ALTA TORACICA…
Il mio professore fu uno dei primi al mondo ad applicare la TERAPIA MANUALE in un CONTESTO PEDIATRICO e fu tra i primi in assoluto a pubblicarci sopra articoli scientifici…
Avendo lui stretti contatti con la Germania e con i medici tedeschi fu in grado insieme a loro sviluppare, gradualmente nel tempo, criteri valutativi e approcci manuali che portarono poi alla descrizione della cosiddetta KISS SYNDROME che, non lasciatevi ingannare dal nome, non ha niente a che vedere con un innocente bacio…
Si tratta infatti di un acronimo indicatore di una problematica che se non viene intercettata in tempo può diventare un problema serio…
L’ acronimo KISS sta a significare
KINEMATIC IMBALANCES DUE TO SUBOCCIPITAL STRESS…
Il Prof mi raccontò che questo nome fu scelto perche’ la definizione ci da una buona struttura tassonomica per accogliere e comprendere la base patogenetica ( l’ irritazione delle strutture suboccipitali) e l’elemento clinicamente dominante ( la postura fissata e la conseguente asimmetria)…
Aggiungeva però al tempo stesso che bisogna essere molto attenti a non dare troppa importanza all’eventuale presenza di un torcicollo o di una iniziale scoliosi…
Farlo, diceva, era come formulare una profezia autoavverante…
Mettere queste due specifiche condizioni in cima alla lista era un argomento che poteva essere fuorviante…
Se da una parte è vero che sono le due condizioni più evidenti dall’altra parte è altrettanto vero che non sono necessariamente i più importanti fattori causali del problema…
E quindi bisogna fare una buona valutazione funzionale del neonato..
Esistono due varieta’ di questa KISS SYNDROME…
La KISS 1 IN LATEROFLESSIONE e la KISS 2 IN RETROFLESSIONE e ognuna delle due ha una presentazione clinica abbastanza differente
Qualche anno fa mentre lavoravo in una KINDERKLINIK in Germania mi accorsi che i colleghi erano estremamente focalizzati sulla valutazione di questo particolare distretto anatomico nel neonato ma che, al tempo stesso, mettevano in discussione l’alta frequenza della KISS SYNDROME, cosi come prima si credeva…
Alla valutazione iniziale i neonati con KISS SYNDROME oltre a presentare i segni tipici della Sindrome, che ci portano a inquadrarla nel tipo 1 o nel tipo 2, possono frequentemente presentare:
– ipotonia della muscolatura del tronco
– tono aumentato soltanto in una delle due estremità superiori o in una delle due estremità inferiori quindi in maniera unilaterale
– retrazione della spalla
– asimmetrie posturali
– alterazione del controllo posturale
– bassa qualità dei movimenti spontanei
Su questo ho intenzione, sempre e comunque in caso di interesse da parte di chi legge di ritornarci in un post specifico successivo perché l’argomento è estremamente complicato e necessita di chiarimenti approfonditi…
Quello su cui oggi voglio portare l’attenzione di chi è così gentile da leggere quanto scrivo è la fondamentale importanza di una buona VALUTAZIONE FUNZIONALE di OGNI PAZIENTE…
Sia ADULTO che PEDIATRICO…
Vi dico soltanto che il Professore, nonostante più di 70 anni di esperienza, valutava il paziente, ogni paziente, per più di un’ora prima di fare la sua DIAGNOSI e di impostare il TRATTAMENTO…
Nel valutare l’evoluzione di una KISS SYNDROME in bambini dai 4 ai 6 anni i più frequenti segni della sindrome sono:
– accorciamento dei flessori della coscia
– squilibrio della coordinazione muscolare e distribuzione asimmetrica del tono dei muscoli posturali
– differente altezza delle spalle
– postura scoliotica in posizione seduta
– postura cifotica con iperlordosi della sezione cervicale accompagnata da un evidente ipotono della muscolatura dorsale in area toracica
– ipotonia della muscolatura oro-facciale
– risposta asimmetrica ai test di equilibrio
– mobilità dell’articolazione sacro iliaca asimmetrica che si accompagna spesso a una asimmetria nelle rotazioni della gamba
– reazione di orientamento acustica complicata, hanno difficoltà a individuare la fonte di un suono o di un rumore
– difficoltà nell’esecuzione di movimenti che richiedono coordinazione tra braccio e gamba
Tante cose da vedere vero?
La nostra VALUTAZIONE FUNZIONALE e’ lunga e approfondita…
Lo facciamo per il bene del paziente….
Tutti questi segni sono rilevati nei bambini dai 4 ai 6 anni e bisogna stare molto ma molto attenti a distinguere questi DISTURBI FUNZIONALI da quella che invece e’ la PERSONALITA’ DI BASE del bambino…
Per questo e’ FONDAMENTALE individuare nella STORIA CLINICA del bambino una KISS SYNDROME nel PRIMO ANNO DI VITA e valutare eventuali ASIMMETRIE POSTURALI E DI MOVIMENTO durante la valutazione…
Personalmente chi mi ha insegnato includeva anche un terzo criterio differenziale che è la PALPAZIONE alla ricerca di un movimento ristretto e di una sensibilità aumentata nell’area SUBOCCIPITALE…
Ma la PALPAZIONE si sa, non e’ scientifica
Per analizzare le conseguenze che una POSIZIONE ALTERATA della testa sul collo può comportare nel resto del corpo mi avvalgo di quello che noi chiamiamo il RAGIONAMENTO FUNZIONALE, frutto delle ricerche e del lavoro di oltre 70 anni del mio Professore…
Mentre il muscolo SCALENO rende possibile al torace un espansione in direzione craniale, sagittale e laterale il DIAFRAMMA consente inizialmente la stessa cosa nella parte bassa del torace (a uno stato più avanzato del movimento respiratorio)…
Va ricordato che generalmente ( a riposo) il DIAFRAMMA si prende cura della maggior parte delle funzioni respiratorie, approssimativamente del 70% , quindi di conseguenza il muscolo SCALENO non viene ancora reclutato…
Per muovere però lo STERNO in direzione craniale la COLONNA TORACICA deve necessariamente possedere una funzione di allungamento e di conseguenza il muscolo ERECTOR TRUNCI , specialmente la parte toracica, svolge un gigantesco ruolo all’interno della RESPIRAZIONE…
Durante la fase di INSPIRAZIONE la parte superiore della colonna toracica va in ESTENSIONE e durante l’ ESPIRAZIONE va in FLESSIONE…
Questo comporta dei piccoli movimenti tra le vertebre che sono senza dubbio di grande importanza per consentire il movimento in una delle parti del corpo più rigide in assoluto…
Le influenze che i movimenti della parte LOMBARE della colonna, del COLLO e degli ARTI SUPERIORI esercitano nella regione TORACICA richiedono una grossa azione di coordinazione tra tutte le parti che compongono le strutture toraciche…
Conoscere l’anatomia adesso del SISTEMA NERVOSO SIMPATICO che origina per la gran parte tra gli spazi tra C7 e T2 ( e ovviamente anche piu’ giu’ ) è davvero importante…
È davvero importante per capire le grandi influenze sul sistema ortosimpatico che un disturbo funzionale nel segmento toracico può provocare…
Mi riferisco a irritazioni e aumento di tono del cingolo scapolare e nell’area cervicale come ad esempio MAL DI TESTA a origine cervicogenica così come può condurre anche a DOLORE nella regione addominale e nella parte bassa del corpo da correlare alle restrizioni funzionali della parte toracica bassa…
Gli stessi tipi di sintomi si riscontrano anche nei bambini con una qualità abbastanza povera nella POSTURA SEDUTA …
Nella VISIONE FUNZIONALE ne consegue quindi che questi DISORDINI TORACICI che si estrinsecano sotto forma di cattiva postura e restrizione di movimento sono abbastanza facili ( ad un occhio esperto ) ad essere diagnosticati e possono essere legati, e sottolineo la parola POSSONO, a processi di crescita, a dolori cervicali e a mal di testa…
Alcuni sintomi lombari e alcuni problemi a carico del cingolo pelvico hanno anche loro un ruolo all’interno dei disordini funzionali toracici…
Per questo andrebbe sempre condotto un buon ESAME FUNZIONALE…
Nei bambini con KISS SYNDROME si nota frequentemente che la posizione asimmetrica nella giunzione cranio cervicale e’ la causa di un aumento di perni rotatori asimmetrici all’interno di tutto l’apparato di movimento, sia nella colonna vertebrale che nella zona pelvica e nella articolazione coxo femorale e può addirittura andare ad alterare la funzione del piede…
Questo disequilibrio destro-sinistro puo’ andarsi ad esprimere in una scoliosi a C e in un piede piatto (pes planus) monolaterale…
Può tradursi In una restrizione del funzionamento dell’anca e in un blocco monolaterale della giunzione sacro-iliaca…
Nel processo di raggiungimento della stazione eretta poi questa asimmetria potrebbe tradursi in problematiche toraciche con una scoliosi compensatoria a S, in una posizione asimmetrica della gabbia toracica con conseguente alterazione funzionale delle costole…
I tedeschi lo chiamano DISORDINE FUNZIONALE TORACICO…
La posizione alterata della testa provoca un aumento dei carichi sul segmento della colonna toracica che va da T1 a T4, in combinazione con un aumentato tono a carico dei muscoli scaleni e dei muscoli che stanno sulla parte dorsale del neonato…
Questa posizione anteriorizzata del cranio può essere alla base di una modifica della qualità dell’estensione della colonna toracica e di una conseguente ipotonia della muscolatura cervicale , specialmente quella anteriore…
I riflessi di raddrizzamento del capo e l’estensione della colonna toracica potrebbero essere complicati o addirittura in ritardo e questo potrebbe essere alla base della postura in cifosi…
Gli impulsi afferenti, in maniera disfunzionale, alle articolazioni potrebbero causare una regolazione efferente posturale alquanto insufficiente e questo si riflette nell’area toracica…
Una cifosi dorsale accentuata e fissata è in realtà una postura che si trova in uno stato permanente di espirazione e che può andare a risultare in un aumento gravoso di quella che e’ la gia’ presente ipertonia della muscolatura scalena, che ricordo essere una muscolatura respiratoria accessoria durante l’inspirazione e che può andare a creare problemi nell’area toracica superiore…
I problemi dell’area lombare possono influenzare le strutture della parte bassa della colonna toracica, psoas, parte respiratoria del diaframma, quadrato dei lombi ed erector spinae.
La gigantesca complessità biomeccanica e la vulnerabilità dell’area toracica , così come una frequente iperattività del sistema nervoso autonomo , sono spesso le ragioni di base che portano il bambino all’interno di un circolo vizioso di disordini funzionali vertebrogenici che contribuiscono a mantenere il bambino in uno stato di squilibrio…
Ci stava, quando ancora ero in Repubblica Ceca, una forte diatriba tra i medici pediatri e i medici riabilitatori perché i primi ritenevano che queste sindromi, così come la gran parte delle sindromi cranio cervicali come ad esempio il torcicollo, guarivano spontaneamente ma i secondi, cioè i medici riabilitatori, dicevano che al di là della guarigione spontanea ci stava un’ alta probabilità che queste forme disfunzionali avrebbero potuto costituire una forte base per alcuni disordini in età adulta…
In realtà i problemi toracici negli adulti presentano alcuni schemi sovrapponibili a quelli del neonato con la KISS SYNDROME e che il mio professore, insieme ad un altro famosissimo professore ceco elenco’ come:
– Evidente limitazione delle funzioni a carico del braccio, della spalla e del collo concomitanti alle limitazioni della funzionalità della colonna toracica superiore
– Varie forme di sindromi a compressione neurovascolari
– Diverse forme di dolori pseudo anginosi
– Frequenti problematiche costo sternali
– Difficoltà e rigidità notturne nel torace e nella respirazione
Una volta fatta la terapia il miglioramento evidente di alcuni segni può essere il fattore chiave per la diagnosi della sindrome in questione e quindi per poter dire che la colonna cervicale è, almeno in parte, responsabile del quadro clinico…
Il trattamento di questa sindrome richiede una combinazione sapiente tra un trattamento squisitamente manuale, riabilitazione motoria e, alle volte, logopedia…
In questa sindrome non bisogna andare di fretta e bisogna sempre ricordare che si ha a che fare con neonati e aggiungere in maniera scriteriata terapie su terapie potrebbe addirittura peggiorare i risultati…
Serve PAZIENZA…
Giancarlo Russo
Fisioterapista specializzato in riabilitazione neurologica del neonato e dell adulto